lunedì 8 marzo 2010

APPALOOSA

Regia di Ed Harris. Con Viggo Mortensen, Renée Zellweger, Jeremy Irons.
Western, 116 min. - USA 2008



“La vita a volte fa in modo che quello che appare prevedibile non accada mai, e che l'imprevedibile diventi la tua vita”




Due pistoleri, il glaciale Virgin Cole (Ed Harris) e il suo braccio destro Everett Hitch (Viggo Mortensen) giungono in un villaggio apparentemente tranquillo, Appaloosa, dove in realtà un manipolo di pochi di buono, al quale capo vi è lo spietato ranchero Randall Bragg (Jeremy Irons), dissemina paura tra gli abitanti. I due vengono assolti per ristabilire la pace, ma proprio quando il loro lavoro sembra dar frutti per Appaloosa, la comparsa di una estrosa ragazza mette in crisi l'equilibrio tra Cole e Hitch.

Tratto dall'omonimo romanzo di Robert Parker, Ed Harris attore-regista costruisce un western abbastanza solido dai numerosi richiami alle opere di Sergio Leone e ai classici del genere (oppure non riesce a rifuggire i più classici degli stereotipi?). Forse alcune parti centrali della pellicola possono apparire un po' lente, ma l'azione viene meno comunque per svolgere un (buon) lavoro di approfondimento della psicologia dei personaggi principali. Punto forte del film l'accoppiata Harris-Mortensen, già insieme in “History of Violence” di Cronenberg, che ha ben poco da invidiare a Paul Newman e Robert Redford di “Butch Cassidy” e che riesce, nonostante l'atmosfera del film prevalentemente tesa, anche a far sorridere. Soprattutto Harris riesce a forgiare bene il personaggio di Cole, vecchio cowboy scontroso ma ligio al suo dovere che perde la testa (e un po' della proverbiale virilità western) per l'irriverente rossa, preda-predatrice sempre dell'uomo più forte. C'è un tocco di maschilismo forse nella sceneggiatura? Il bravo Irons un po' troppo ai margini.

VOTO: 6,5

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