venerdì 22 luglio 2011

L'UOMO DALLA CRAVATTA DI CUOIO

(Coogan's Bluff) Di Don Siegel. Con Lee J. Cobb, Clint Eastwood. USA, 1968. Poliziesco, 100 min.



Il rude vice-sceriffo Coogan, dall'Arizona, viene inviato in missione a New York per recuperare un pericoloso criminale detenuto dalle autorità locali. Coogan si accorge dopo poco che le cose a New York non funzionano esattamente come dalle sue parti, e che per l'estradizione vi è bisogno di un tortuoso iter burocratico. Infischiandosene, decide di prendere con sé il malvivente, ma se lo fa sfuggire. La questione, per Coogan, si fa molto personale.
Il sodalizio tra Don Siegel e Clint Eastwood è noto per aver dato vita ad uno degli episodi più clamorosi del poliziesco americano, "Dirty Harry". Ancor prima di vestire i panni dell'ispettore Callaghan, Eastwood ha partecipato a questo western-poliziesco dove si mettono alla berlina i modi di fare e le contraddizioni tipiche di un southern man in un contesto più "civile". L'intento sprofonda un po' troppo negli stereotipi: irrequiete fanciulle che cadono come mosche ai piedi del macho Coogan, improbabili inseguimenti in moto, miracolose redenzioni dell'ultim'ora. Certo però che al film non manca grinta, trasmessa da un Eastwood gagliardo, che tra un pugno in faccia e una battuta al rasoio si guadagna pane e simpatia.

★★★☆☆
3/5

mercoledì 13 luglio 2011

LA MASCHERA DEL DEMONIO

(La maschera del demonio) Di Mario Bava. Con Andrea Checchi, Ivo Garrani, Barbara Steele. Italia, 1960. Horror, 86 min.



1830. Una coppia di studiosi, in viaggio per Mosca, si intrufola in un antico tempio dove si trovano custodite le spoglie di una strega, uccisa due secoli prima. Manomettendo una peculiare maschera, risvegliano lo spirito dannato della strega che, assetata di vendetta, comincia a mietere vittime in una famiglia a lei discendente.
Primo lavoro dell'influente, per lo meno in campo horror, Mario Bava. Cosa rimane, a distanza di mezzo secolo, di un film dalla traccia essenziale, poco articolata, e dagli effetti speciali oramai per forza di cose obsoleti? E' il suo essere scarno a rendere palpabile tutt'oggi quell'atmosfera tanto lugubre, da incubo. Bava fa leva sì sui classici cliché del film di paura, ma grazie a pochi ma efficaci mezzi crea immagini fortemente simboliche, capaci di scuotere, là infondo, lo spettatore. L'avvenenza gothic di Barbare Steele, poi, vale di per sé la visione.

★★★☆☆
3/5

venerdì 8 luglio 2011

PAT GARRETT E BILLY THE KID

(Pat Garrett and Billy the Kid) Di Sam Peckinpah. Con James Coburn, Kris Kristofferson, Bob Dylan. USA 1973. Western, 106 min.



Vecchi amici e compagni di scorribande, Pat Garrett e Billy the Kid si ritrovano d'un tratto l'uno contro l'altro. Pat ha accettato l'incarico di sceriffo della contea, ed ha il preciso ordine di ricacciare l'amico al di la' del confine, in Messico, assieme alla sua losca combriccola. Qualora Billy the Kid rifiutasse di lasciare il territorio degli Stati Uniti, dovrà essere eliminato. Tra i due scattano le scintille.
Crepuscolare western di Peckinpah, dove la luce si fa fioca sia sul versante ambientale, dove si respira la fine di un'era, ma soprattutto sul versante dei personaggi stessi. Billy the Kid si dibatte malinconicamente dinanzi ad una morte violenta certa, e a Pat Garrett non basta una stella da sceriffo per far sparire quei fantasmi della vecchiaia che infestano la propria mente e offuscano un passato fatto di oro e temeraria fama. Una caccia che procede forse un po' affannosamente, accompagnata dalle lucenti ballate di Bob Dylan. L'impressionante scia di morte che si lascia Pat Garrett alle spalle fa pensare ad un destino ineluttabile, ad una catastrofe annunciata che niente e nessuno potrà fermare. Lo stesso Pat Garrett altri non è che una marionetta mossa da un qualcosa di superiore. Regia giustamente polverosa, del resto Peckinpah in fatto di western può solo insegnare, e profondo Coburn. Curioso il ruolo di Dylan.

★★★★☆
4/5

venerdì 1 luglio 2011

BERSAGLIO DI NOTTE

(Night Moves) Di Arthur Penn. Con Gene Hackman, Melanie Griffith. USA, 1975. Drammatico, Giallo, 99 min.



Harry Moseby, poliziotto privato, assiste quasi rassegnato al disfacimento della sua relazione coniugale. Preso più dal lavoro che dalla moglie, viene assunto da una vecchia attrice per ritrovare l'alquanto vivace figlia sedicenne Delly, che ha fatto perdere le proprie tracce. Gli indizi lo porteranno fino in Florida, dove comincerà a comprendere che gli interessi in gioco sono di ben altro tenore.
La trama noir del film di Penn è di se per sè non eclatante (non a caso finoltre la metà del film segue un percorso piuttosto lineare), ed Harry Moseby è di se per sè un detective non brillantissimo. Ciò che impressiona di "Bersaglio di Notte" è piuttosto lo scavare tra la fragilità di un protagonista non privo di macchie e tra le umane avidità che si attorcigliano al collo degli svariati personaggi fino al soffocamento. L'amore libero e scandaloso professato dalla giovane Delly finisce con l'apparire infine innocente a fronte della vile passione per il Dio Denaro nutrita dagli adulti che la circondano. Se esiste un Paradiso, pare dirci Penn, per il genero umano esso non resterà altro che un miraggio. Buone interpretazioni in generale, in primis Hackman, ma un montaggio delle scene a tratti addirittura ridicolo.

★★★*☆☆
3,5/5