martedì 28 febbraio 2012

V PER VENDETTA

(V for Vendetta) Di James McTeigue. Con Hugo Weaving, Natalie Portman. USA 2005. Fantascienza, Azione 121 min.



In una futuristica Inghilterra, il potere è nelle mani di un governo totalitario che rimbecillisce i propri cittadini a suon di notizie farsa, programmi televisivi servili e coprifuoco alle 10 di sera. A chi disapprova il governo o contravviene alle regole è, ovviamente, riservato un trattamento speciale. Al sistema si oppone un misterioso personaggio che si fa chiamare "V", cui obiettivo finale è far saltare in aria il Parlamento inglese e vendicarsi di alcuni membri del partito che hanno devastato la sua vita.
McTeigue seduce con un mondo dalle pieghe orwelliane (1984), chissà quanto distante ancora dalla realtà nella quale viviamo, e il primordiale richiamo della vendetta, invocata da un personaggio piuttosto fantasioso (il film è tratto, non a caso, da un fumetto di culto). Mixati i due elementi con scene d'azione e colpi d'arti marziali, il successo di pubblico è lì, dietro l'angolo. Ad essere un pelo più smaliziati, ciò non basta per farne un film memorabile. McTeigue ci mette troppo tempo a raccontare gli eventi, e le due ore sembrano non riuscire a contenere tutto ciò che bolle in pentola. La retorica dei diritti e delle libertà, appiccicosa. Le interpretazioni, anonime. "V per Vendetta" è solo un film da noleggiare, vedere una volta e procedere oltre.

★★★☆☆
3/5

venerdì 10 febbraio 2012

FASTER, PUSSYCAT! KILL! KILL!

(Faster, pussycat! Kill! Kill!) Di Russ Meyer. Con Tura Satana, Haji, Lori Williams. USA 1966. Azione, 80 min.



Un trio di spogliarelliste sfreccia attraverso il deserto americano compiendo ogni genere di misfatto. Dopo aver ucciso un giovane in una lite riguardante una corsa di velocità, ne rapiscono la fidanzata, con l'intenzione di usarla come esca per sedurre un vecchio invalido. In qualche angolo della sua vasta proprietà, egli custodisce una ricca pensione sopra la quale le ragazze vogliono mettere le mani.
Dietro una patina grossolana, dove le tette delle protagoniste la fanno da padrone, e ilari scene fanno pensare al preambolo di un film porno, la fatica di Russ Meyer cela un fascino malsano tutto suo. Da alcuni considerato vero cult, “Faster, Pussycat!” pare non conosca alcun freno nella messinscena delle più basse turpitudini. Violenza, raggiro e perversione viaggiano a pari passo con i bolidi di Varla, Rosie e Billie, in un mondo dove i good guys sono destinati ad indossare la maschera dell'umiliazione. Potrebbe essere frainteso per film maschilista. Tutt'altro, qua la femmina raggiunge un'emancipazione che pochi film hanno osato regalare, poiché le si concede di agire esattamente come l'uomo. Imperdibile per gli amanti di Tarantino.

★★★*☆☆
3,5/5

DRIVE

(Drive) Di Nicolas Winding Refn. Con Ryan Gosling, Ron Perlman. USA 2011. Criminale, 95 min.



X, taciturno meccanico ed asso del volante, tira avanti tra lavori in officina e servizi notturni poco limpidi. Il capo sogna di condurlo alla gloria, sfruttandone le abilità di pilota. La sua monotona vita viene rotta dall'incontro con Irina, giovane mamma sposata con un galeotto ispanico. Per regalare serenità alla donna, X decide di aiutare proprio il marito, che come debito da pagare ad alcuni malviventi deve rapinare un'agenzia di pegni. Si troverà invischiato in un pericoloso affare della mafia locale.
Uno dei film più celebrati del 2011, deve il suo appeal soprattutto alla figura del protagonista, un glaciale giustiziere della notte dal passato nebuloso, e alle scene a quattro ruote mozzafiato. Al di là di ciò, poco di nuovo sotto il sole: le iniziali premesse, che fanno respirare l'aria di “Taxi Driver” e di “Punto Zero”, vengono presto tradite da una trama criminale non nuova. Favori dovuti, inghippi, bagni di sangue, rese dei conti: non siamo distanti da numerosi blockbuster d'azione. Per di più, l'etica secondo cui X si muove a tratti pare tutt'altro che credibile. E' buona invece la combinazione del montaggio con una colonna sonora dalle tinte dark, dietro alla quale si cela Angelo Badalamanti. Candidato ad essere oggetto di (probabilmente mediocre) sequel.

★★★☆☆
3/5