giovedì 15 settembre 2011

UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA

(Deliverance) Di John Boorman. Con Jon Voight, Burt Reynolds. USA 1972. Drammatico, Avventura, 109 min.



Quattro amici decidono di trascorrere un fine settimana all'insegna dell'avventura sui monti Appalachi, discendendo in canoa un fiume immerso nella natura selvaggia. L'intera zona, a causa di una diga, verrà completamente inondata nel giro di poche settimane. L'ottusaggine dei sempliciotti abitanti è di preludio ai drammatici eventi che segneranno le sorti del gruppo.
La natura è impetuosa, indomita, terribile, ma porta rispetto per l'uomo che ne riesce a cavalcare, come i protagonisti con le loro canoe, gli assillanti capricci. Boorman pone a contraltare il suo reale tormento: l'infinita abiettezza dell'uomo, che può abbattersi sia sulla citata natura, sia sulla medesima razza umana. Ritmi serratissimi, accompagnamento musicale asciutto (il motivo iniziale a due banjo suonerà più volte, ma la sua aria spensierata risulterà infine beffarda), fotografia considerevole. E' Voight, più che il chiassoso Reynolds, a guadagnarsi le luci della ribalta: Ed è giustamente l'unico che può uscire (quasi)indenne da un tranquillo weekend di paura, sì mansueto ma pronto ad adattarsi, senza esitazioni, alle pur tremende evenienze. Troppo istintivo Lewis, troppo razionale Drew, troppo pavido Bobby. E se il sogno, o l'incubo, di un lago che sommerge i suoi peccati ne disturba il sonno, pazienza. E' un piccolo prezzo da pagare, a confronto di quello dei suoi compagni, per aver osato scendere nei più profondi recessi del creato.

★★★★*☆
4,5/5

giovedì 8 settembre 2011

FA' LA COSA GIUSTA

(Do the right thing) Di Spike Lee. Con Danny Aiello, Spike Lee, John Turturro. USA, 1989. Drammatico, 117 min.



Complice una straordinaria ondata di afa, la convivenza in un quartiere nero di New York tra la piccola pizzeria dell'italiano Sal e gli abitanti afroamericani si fa sempre più ingarbugliata. I figli di Sal sono divisi sul come comportarsi nei loro confronti, in primis verso il fattorino Mookie: Vito è tollerante e amichevole, Pino è sfrontato e focoso. In un crescente clima d'intolleranza, che vede coinvolte pure le etnie latine e coreane, la situazione degenera.
Il terzo film di Spike Lee fece al tempo scalpore poiché pareva incitare, in un momento particolarmente delicato, la comunità nera alla rivolta, quasi sulle note dei "Public Enemy". Visto con occhi di oggi, "Fa' la cosa giusta" non impressiona né per originalità e neppure per pathos. Se ne ammira beninteso l'ardore del regista e quell'aria nostalgica, puramente anni '80, che ci fanno annusare delle strade soavemente descritte, dove è vero che si palesano parecchi problemi tutt'oggi rintracciabili, ma dove ciononostante la vita sembra scorrere più genuina, più leggera. E allora anche una battuta oscena o una discussione strampalata, possono divenire poesia. Corale interpretazione che sprizza sincerità.

★★★*☆☆
3,5/5