martedì 6 dicembre 2011

I SENZA NOME

(Le cercle rouge) Di Jean-Pierre Melville. Con Gian Maria Volonté, Alain Delon. Francia 1970. Criminale, 109 min.



Un poco raccomandabile trio, composto da un avanzo di galera, un ricercato dalle autorità ed un ex-poliziotto schiavo dell'alcol, unisce le forze per tentare una memorabile rapina ad una gioielleria. Sulle loro tracce vi è però un commissario senza fronzoli, pronto a non guardare in faccia a nessuno pur di perseguire chi infrange la legge.
Melville riesce a dar vita a stimolanti noir polizieschi facendo sporadico ricorso alla violenza e all'azione (al contrario di quanto accade oggi, dove lo scorrere di sangue è di norma), puntando tutto sull'atmosfera. Melville è il maestro dell'atmosfera. Ce lo dimostra ne "I senza nome", meticoloso quanto realistico, fino alla fine, romanzo criminale, dominato da persistenti inquadrature cui sottofondo musicale sono meri effetti sonori, e la parola è rara, versata con spinosa saggezza. Il risultato rende, sebbene indubbiamente non si digerisca con facilità. I rapinatori non hanno altra scelta che intraprendere la strada del male per garantirsi una vita quantomeno decente, il poliziotto non ha altra scelta che intraprendere il medesimo percorso se vuole riuscire nel suo dovere: nessuno può esimersi dal bagno di fango. Delon non sbaffa mai, ben più di qualche gradino al di sopra dei colleghi per recitazione.

★★★★☆
4/5

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