martedì 25 gennaio 2011

LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

Di Terry Gilliam. Con Robin Williams e Jeff Bridges. USA 1991. Commedia, 137 min.



Jack Lucas è un famoso speaker radiofonico newyorkese dallo stile decisamente graffiante. Un giorno, durante uno dei suoi show, spinge involontariamente uno squilibrato a compiere una strage. Jack, in crisi, decide di ritirarsi. Due anni più tardi, sul punto di uccidersi, conosce Parry, un barbone con la mania delle storie medievali. Jack scopre che Parry era marito di una delle vittime di quella vecchia strage e, spinto dal rimorso, decide di aiutarlo in un'impresa paradossale: impossessarsi del Santo Graal.
Fiaba metropolitana del visionario Terry Gilliam (ex-Monty Phyton), curioso intreccio di amicizia, amore, leggenda, follia. O forse pastrocchio? Da metà film in poi non si riesce a capire dove voglia veramente indirizzarsi la storia e, offuscata da chissà qualche smanceria dolciastra di troppo, assume una piega labirintica. Lo sbocciare e il fiorire dell'amicizia tra Jack e Parry è ad ogni modo toccante e spassoso, e la mano di Gilliam si vede e come, grazie ad inquadrature acrobatiche, che sono quasi un suo marchio di fabbrica. Azzeccate quelle comparse borderline vicine a Parry; più in chiaroscuro alcune scene oniriche, fin troppo fanciullesche. La conquista del Santo Graal costituisce la liberazione di Jack dai demoni che infestano la frenetica vita dell'uomo metropomoderno: trovata di per sè non originale, ma pianificata certamente in modo fantasioso. Bridges piattino, e un Williams più clownesco gli ruba facilmente la scena. Simpaticamente rocambolesco.

★★★☆☆
3/5

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