sabato 4 giugno 2011

I TRE GIORNI DEL CONDOR

(Three days of the Condor) Di Sydney Pollack. Con Robert Redford, Max von Sydow, Faye Dunaway. USA 1975. Drammatico, 117 min.



Un reparto della CIA, adibito al controllo di libri e di giornali al fine di portare alla luce idee sovversive, viene completamente soppresso nel sangue da alcuni misteriosi sicari. Per puro caso, Joseph Turner, nome in codice Condor, scampa però all'attentato. Resosi conto dell'impossibilità di fidarsi di alcuno e in preda alla paranoia, Condor sequestra una ragazza, Kathy, e si rifugia nel suo appartamento. Gli uomini che gli danno la caccia sono però tutt'altro che sprovveduti, e riescono con facilità a rintracciarlo. Tra istinto di sopravvivenza e passione che cresce per Kathy, Condor tenterà di scoprire il motivo che ha portato all'eliminazione dei suoi colleghi.
Adattamento del romanzo “I sei giorni dei condor” di James Grady. Un puzzle cospirativo. Pollack è genio di suspance nel riuscire a far sentire braccato lo spettatore stesso, nel far accelerare il battito cardiaco in sequenze convulse come un tête-à-tête col sicario in ascensore. Facendo leva su due bravi interpreti, Redford e Max von Sidow, dà carisma a quelli che poi sono i due personaggi principali del film, il protagonista Condor e il solitario Joubert. Ma ancor più di Condor, è proprio con quest'ultimo che riesce a far breccia, dipingendo un'anima cinica che pare contare i giorni che gli restano da vivere portando a termine le altrui esistenze, celebrando delle vere e proprie messe della disillusione. Peccato che non sempre Pollack riesca a essere chiaro, a volte addirittura credibile (la cieca fiducia di Kathy nei confronti di Condor), e che l'intrigo vada con accuratezza seguito, riavvolgendo pure il nastro, per comprenderne il reale spessore.

★★★*☆☆
3,5/5

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