lunedì 28 maggio 2012

J. EDGAR

(J.Edgar) Di Clint Eastwood. Con Leonardo DiCaprio, Naomi Watts, Armie Hammer. USA 2011. Biografico, 137 min.

Storia di J.Edgar Hoover, capo dell'FBI. Dai primi anni della lotta ai bolscevichi comunisti, a quella ai tremendi gangster dell'età probizionistica, Hoover e il suo bureau hanno dato per quasi 50 anni la caccia ad ogni genere di sovversivo sul suolo degli Stati Uniti. Un personaggio ambizioso, deciso, addirittura spietato, che nasconde però alcuni lati insospettabili, come la sudditanza nei confronti dell'apprensiva madre, e l'attrazione omosessuale per il braccio destro Clyde.
L'Eastwood regista ormai non stupisce più. Ormai il veterano Clint sforna a ritmo annuale prodotti di qualità inserendo semplicemente il pilota automatico, e "J.Edgar" non fa eccezione alla regola. Pure il montaggio e l'utilizzo di certe inquadrature pare abbiano ormai un marchio di riconoscimento. Chi si aspettava però un frenetico film poliziesco, o dalle forti tinte noir, rimarrà deluso. Eastwood si concentra più a scavare nelle viscere del suo protagonista, in modo particolare nella seconda parte, cercando di dimostrare come non esista l'uomo privo di debolezze. Una ricerca condotta un po' troppo lentamente, dove anche la narrazione a due binari temporali non pare essere di grande aiuto. Ci pensa un fantastico Leonardo Di Caprio (la sua migliore interpretazione?) a smuovere un po' le acque quando la staticità trionfa. Il finale riapre la lettura della storia di Hoover in chiave diversa, sebbene s'intenda facilmente che alcuni punti della vita di questo rilevante personaggio pubblico rimarranno per sempre oscuri. Prodotto di qualità, si diceva, ma Eastwood potrebbe presto apparire ridondante.

★★★*☆☆
3,5/5


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