sabato 12 novembre 2011

MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO

(Mean Streets) Di Martin Scorsese. Con Harvey Keitel, Robert De Niro. USA 1973. Drammatico, 110 min.



Cartoline da Little Italy, New York, anni '70. C'è Charlie, astro nascente della Mala, frenato nell'ascesa dai sensi di colpa e dalle amicizie poco azzeccate. C'è Johnny Boy, irriverente delinquentello sempre nei guai e coi creditori alle calcagne. C'è Teresa, che soffre di epilessia ed è innamorata del cugino Charlie. C'è Michael, impacciato gangster, tremendamente permaloso. Tutti coinvolti in delicati giochi di fuoco. Finiranno per bruciarsi.
Quarto film di Scorsese, primo masterpiece. Riversando in "Mean Streets" quanto visto e vissuto nella Little Italy in cui è cresciuto, il regista italo-americano ci offre uno scanzonato, emozionante mafia-movie a tinte tricolori. Trama essenziale, si sviluppa in tanti episodi memorabili quasi a sè stanti, quando ilari, quando sciagurati. Colpisce la cura con cui leviga psicologicamente i propri personaggi. Attarverso lo splendido Charlie mette a nudo un po' tutte le nostre fragilità, i nostri dubbi (e probabilmente anche dello stesso Scorsese): non esistono strade dritte e comodomente a senso unico, sull'autostrada della vita. E come tralasciare il sublime De Niro, giovanissimo, anche lui alle prime fatiche, nei panni dello schizoide Johnny Boy? Il montaggio è a volte coraggioso, ma, anche con il sostegno di classici pezzi rock del tempo, risulta felice. Ciliegina sulla torta, lo sfondo festaiolo, a caldo, delle celebrazioni di San Gennaro. E' un peccato che contemplazioni così lucide sugli umani impulsi autodistruttivi siano oggi proiettate raramente. Guy Ritchie di maccheroni deve mangiarne.

★★★★*☆
4,5/5

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