lunedì 21 novembre 2011

POST MORTEM

(Post Mortem) Di Pablo Larrain. Con Alfredo Castro, Antonia Zegers. Cile 2010. Drammatico, 100 min.




Nei giorni del colpo di stato cileno del 1973, un funzionario di nome Mario, il cui compito è quello di redarre le autopsie svolte dai medici, corona il suo sogno d'amore: Nancy, una ballerina dalla carriera in caduta libera, accetta le sue avances. Mentre il lavoro ospedaliero si fa sempre più macabro, Nancy è costretta a nascondersi, braccata dalle forze militari. Mario, all'insaputa dei suoi superiori, le presterà assistenza.
Pablo Larrain è un emergente regista sudamericano, che si è fatto già conoscere nel 2008 grazie a "Tony Manero". Come in quell'episodio, Larrain usa come sfondo di "Post Mortem" la tremenda dittatura di Pinochet. La narrazione relativa i tragici giorni del colpo di stato è in realtà sottile. Larrain pare svogliato, forse disgustato, nello spiegare le ragioni di quel tracollo, limitandosi a impressionare mediante la crudeltà delle forze armate. Quello che in verità lo interessa è investigare sulla natura dell'amore, ponendo il sentimento in uno sfumato contrasto con i relativi poli opposti, quali la guerra e l'odio. Il un risultato che punge e deprime, la scelta di far protagonista un personaggio come il modesto Mario, lontano cugino del capitano Gerd Wiesler de "Le vite degli altri", che cerca rifugio nella passione da una monotona e opprimente esistenza, risulta felice. Qualche momento lento e alcune scene un po' testarde, per un film che comunque merita.

★★★*☆☆
3,5/5

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